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A 50 anni dalla sua morte, un ritratto intimo e avvincente che scava in profondità nella vita di Janis Joplin e nella sua musica. Una delle più straordinarie interpreti del rock, una voce che sapeva accendere i cuori di chi la ascoltava, e non ha perso un briciolo della sua forza. Una donna che ha cambiato le regole del gioco. Janis Joplin è stata la prima rockstar donna. La sua traiettoria artistica fu così rapida e abbagliante da cristallizzarla ben presto - subito dopo la morte per overdose a soli ventisette anni - nel personaggio trasgressivo e senza filtri che aveva a lungo recitato in pubblico: una leggenda maledetta a uso e consumo dei teenager, e sempre, soprattutto, una voce. In realtà, Janis è stata molto più di questo. Per molti aspetti misteriosa e sfuggente, a distanza di cinquant'anni rimane una fonte di ispirazione e una figura chiave per comprendere l'"emancipazione", non solo femminile. Nel ripercorrere la sua vicenda umana e musicale, Holly George-Warren è perciò ripartita da zero, raccogliendo una miriade di testimonianze inedite dalla viva voce di chi Janis l'ha conosciuta da vicino. Dall'infanzia texana nel Triangolo d'oro petrolifero alle fughe in autostop verso la San Francisco della controcultura psichedelica, dalla black music scoperta in dischi semiclandestini e bettole della Louisiana fino al tragico epilogo al Landmark Motor Hotel di Los Angeles: "Janis. La biografia definitiva" racconta una vita unica, appassionante e contraddittoria, degna di un romanzo dell'adorato Jack Kerouac. Janis Joplin è stata - scopriamo - una beatnik on the road, un'aspirante casalinga, un maschiaccio, una ragazza fragile in cerca di amore e di attenzione, una tossicodipendente, una pittrice mancata, una pioniera queer, una vittima dello sguardo maschile che si faceva proteggere da una gang di motociclisti, una mangiauomini, una giovane donna di successo che viaggiava per l'America con libri e bottiglie di liquore stipati nella borsa di pelliccia, una ribelle che ha infranto tutte le regole ma sognava una casa con la staccionata bianca e una famiglia. Era Janis per qualcuno e Pearl per qualcun altro. Era la figlia prediletta dei suoi genitori, scappata di casa per farsi adottare da un'epoca intera. O forse non era niente di tutto questo, ma non avrebbe smentito, perché le piaceva che si parlasse di lei sempre e comunque. Era fatta così, Janis.